elettrostimolatore manuale d uso
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elettrostimolatore manuale d usoTipi di fibre muscolari e scelta della frequenza giusta. Quali programmi deve avere un buon elettrostimolatore. Una guida alla scelta Quali sono i rischi ad usare un elettrostimolatore. Le precauzioni d’uso TENS oppure elettroterapia a microcorrenti (MCR, MENS) nel trattamenti dei traumi. Le differenze Guida alla scelta di un elettrostimolatore Che cos’ e un elettrostimolatore e a che cosa serve. Come si usa? Elettrodi per elettrostimolatori: tipologie, posizionamento e ricambi Due correnti diverse: la differenza fra EMS e TENS Elettrostimolatore a 4 canali: i vantaggi Elettrostimolatore a elettrodi adesivi oppure a fascia: quale scegliere. Elettrostimolatore e numero dei canali: come influisce sulla prestazione dell’elettrostimolatore. Onde usate nei trattamenti e la loro funzione Elettrostimolazione e gravidanza: si puo usare. E efficace? L’elettrostimolazione puo aumentare la massa muscolare. Come usare l’elettrostimolazione per definire il petto Cusare l’elettrostimolatore per gli sportivi Elettrostimolatore per il periodo post parto: come usare l’elettrostimolazione per tornare in forma Posso eliminare le rughe con l’elettrostimolazione. Come applicare l’elettrostimolatore per rassodare il seno Elettrostimolatore per quadricipite Trattamenti per il viso: come ringiovanire con l’elettrostimolazione Come usare l’elettrostimolatore per il trapezio Preparazione atletica e prodotti per ciclisti Prodotti per il Running Elettrostimolazione per calciatori Fibre muscolari e frequenze da usare: una guida Migliori elettrostimolatori per addominali scolpiti I migliori elettrostimolatori per la preparazione atletica L’elettrostimolatore puo sostituire la palestra.http://www.geoexcel.com/fckuploads/delete-autorun-inf-virus-manually-using-winrar.xml
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Prodotti FAQ Best Elettrostimolatore, guida completa: caratteristiche, tipologie, usi, controindicazioni, modelli migliori del 2020, prezzi, recensioni 1 2 3 4 5 Beurer EM 49 Elettrostimolatore Digitale TENS EMS con Funzione Massaggio Relax Tesmed MAX 830 con 20 elettrodi elettrostimolatore muscolare professionale: massima potenza. TESMED Trio 6.5 elettrostimolatore Muscolare - 36 programmi - 40 Livelli di intensita - Batteria.Prezzo di listino euro 265,00. Elettrostimolatore muscolare professionale con batteria gia. Parliamo dell’ elettrostimolatore. Ma cos’e esattamente. E come funziona? Si tratta di un apparecchio che stimola le contrazioni muscolari tramite impulsi elettrici a bassa frequenza: cio in virtu del fatto che gli elettrodi applicati al corpo producono un campo elettrico capace di raggiungere le placche neuromotrici, e, quindi, di stimolare la contrazione del muscolo. Con lo stesso risultato di una contrazione creata dal sistema nervoso vero e proprio. Assai versatile, infatti, e un dispositivo che trova applicazione in molti ambiti, in particolar modo in quello riabilitativo (effetto antalgico, antinfiammatorio, e recupero del trofismo muscolare), sportivo (recupero muscolare, allenamento atletico) ed estetico (dimagrimento, linfodrenaggio), grazie anche alla disponibilita di vari programmi, in memoria all’interno del dispositivo stesso: chi intende fare uso dell’ elettrostimolatore, non ha che da scegliere il programma piu indicato per le proprie necessita, e cominciare la seduta. Cio, se da un lato ha permesso di rispondere alle diverse e variegate esigenze, ha, dall’altro, generato un po’ di confusione al momento della scelta, ragion per cui, prima di procedere all’acquisto, e opportuno seguire alcuni ed importanti criteri.http://weikiang.com/files/delete-autorun_inf-manually.xml Rimandando l’analisi di questo aspetto alla sede specifica, cominciamo la nostra trattazione illustrando le origini dell’elettrostimolazione, origini che risalgono a molti secoli fa: si tratta, infatti, di una tecnica adoperata gia nei tempi antichi, seppure a livello rudimentale. Cenni storici sull’elettrostimolazione Sin dai tempi remoti all’uomo erano conosciute le proprieta terapeutiche ed i benefici delle correnti elettriche, di cui si faceva uso adoperando alcuni elementi naturali, quali minerali o prevalentemente animali. I Romani, difatti, si servivano delle torpedini per curare alcune malattie, come la gotta, e cio in quanto detti pesci, tra le pinne pettorali ed il capo, hanno due organi elettrici che rilasciano scariche elettriche di elevata intensita: una caratteristica, questa, utilizzata per bloccare le proprie prede, o per difendersi da eventuali predatori. Fu Luigi Galvani che effettuo, nel 1791, i primi esperimenti sulla contrazione muscolare negli animali, cercando di conoscere le reazioni provocate dalle scariche elettriche sul nervo degli animali stessi. I suoi studi furono portati avanti da diversi altri studiosi: De Boulogne, che identifico i punti motori di stimolazione realizzando i primi elettrodi trans-cutanei (1820), Faraday, che si dedico all’elettromagnetismo (1831), e Weiss, che apri la strada ai concetti di quantita di corrente, tessuto muscolare, ed unita di tempo (1902). E tuttavia a Lapicique che si deve l’introduzione dei due parametri fondamentali dell’elettrostimolazione, ossia Cronassia e Reobase. Il primo parametro indica l’intensita minima che deve avere una corrente elettrica, necessaria perche si verifichi la contrazione di un muscolo con la stimolazione di un nervo; intensita, questa, che e doppia nella Reobase. A cavallo tra il XIX ed il XX secolo, importanti progressi tecnologici resero possibile l’uso dell’ elettrostimolazione a livello terapeutico nel trattamento di varie patologie, specie del dolore.https://labroclub.ru/blog/boss-dsd-2-manual Per le prime applicazioni di questa metodica fisioterapica in campo sportivo, e necessario invece attendere la meta del XX secolo, con M. Kotz e le omonime correnti, anche dette russe di tipo sinusoidale. Questo breve excursus storico termina con i giorni nostri e con l’utilizzo dell’ elettrostimolatore da parte non solo di atleti professionisti e di personaggi dello spettacolo in virtu dei benefici estetici offerti, ma anche di semplici amatori. Situazione, quest’ultima, che richiede la necessita di mettere in evidenza un uso corretto e coscienzioso dell’ elettrostimolatore stesso: il corpo umano risponde in modo diverso e soggettivo alle sollecitazioni che riceve, ragion per cui si impone un parere medico prima di qualunque utilizzo, senza ricorrere a pericolosi “fai da te”. Detti impulsi elettrici, a bassa frequenza, fanno in pratica contrarre il muscolo in modo simile a quanto avviene durante un allenamento in palestra: i risultati ottenibili saranno diversi a seconda dei parametri dell’impulso (frequenza, durata e intensita), rispondendo a quelle che sono le specifiche necessita di chi ne fa uso. Pratico e sicuro (non c’e rischio di alcuna scossa), l’ elettrostimolatore non e dannoso se adoperato seguendo determinati criteri e da personale qualificato: un fisioterapista, un fisiatra, un massofisioterapista, un medico riabilitativo. Questo e il motivo per il quale, come accennato poc’anzi, se l’utilizzatore non e uno specialista, ma un “dilettante”, e assolutamente necessario avere almeno una preparazione scientifica, e dunque rivolgersi ad un medico prima di cominciare ad utilizzare un elettrostimolatore.http://lescahiersdemarie.com/images/89-honda-civic-dx-manual.pdf Detto questo, e premesso che l’elettrostimolazione ha un’efficacia strettamente legata alla qualita dell’apparecchio utilizzato, alla giusta applicazione degli elettrodi, ed alla scelta del giusto programma, bisogna dire che il mercato oggigiorno offre infinite soluzioni, soluzioni che pero in taluni casi si rivelano del tutto “ingannevoli”, perche associate a definizioni che non hanno nulla a che fare con l’elettrostimolazione in se e per se. L’interfaccia del software che imposta i diversi programmi e agevole da leggere, grazie ad un display; cio che invece risulta piu complicato e comprendere quale sia il migliore elettrostimolatore per se stessi, in quanto ogni individuo ha fibre muscolari dalle caratteristiche ben distinte da quelle di un altro: le fibre muscolari, difatti, non sono tutte uguali. Solitamente gli elettrostimolatori hanno due o quattro canali di uscita, raggiungendo anche il numero di sei nei modelli maggiormente professionali. A ciascun canale di uscita va collegato l’elettrodo, da posizionare sul muscolo da trattare, in genere una coppia di elettrodi per ogni canale. Talora e possibile sdoppiare un singolo canale adoperando cavetti sdoppiatori. Attenzione pero, perche in questo modo e possibile stimolare il muscolo da piu angolazioni, ma non due diversi gruppi muscolari, e cio in quanto a ciascun canale di uscita “equivale” un controllo dell’intensita dell’impulso (un tasto che permette di modificare manualmente l’intensita). La predetta intensita dell’impulso va adattata al muscolo su cui lavorare, laddove invece la frequenza e la lunghezza d’onda sono pre-impostate all’interno dei programmi, e non richiedono l’intervento manuale da parte di chi sta adoperando l’ elettrostimolatore. Tra le caratteristiche del dispositivo in esame, e opportuno che vi sia la conformita agli standard europei o internazionali; se non e possibile reperire informazioni in merito sulla confezione del prodotto o all’interno del foglietto illustrativo, bisogna verificare la presenza del simbolo CE. Cosi come degli standard applicati sia all’ambito sportivo che a quello paramedico. Principi di base dell’elettrostimolazione: i tipi di fibre muscolari Prima di concentrare la nostra attenzione sui criteri di scelta e sull’utilizzo di un elettrostimolatore, e il caso di dare alcune nozioni basilari a chi si avvicina, da “autodidatta” a questo apparecchio. Contrariamente al passato, infatti, quando l’elettrostimolazione era esclusivo appannaggio di professionisti dello sport o di fisioterapisti, oggi questa tecnica e largamente accessibile, incontrando l’interesse di chi desidera mantenersi in forma, ad esempio, ma conduce una vita per lo piu sedentaria. C’e da dire, pero, che conseguire i migliori risultati attraverso l’uso di un elettrostimolatore non sempre risulta agevole, date le diverse opportunita di impiego offerte da detto dispositivo, ed i manuali in dotazione, che dovrebbero essere di aiuto per questa necessita, sono ardui da comprendere, poiche danno “per scontate” alcune conoscenze di base. Ma quali sono queste conoscenze di base. I motivi che spingono a servirsi dell’elettrostimolazione possono infatti essere i piu svariati, andando, ad esempio, dalla necessita di tonificare la muscolatura a seguito di un periodo forzato di inattivita, a quella del recupero del tono muscolare per via di un infortunio, a quella ancora della semplice definizione della muscolatura. Conoscere gli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere con l’ elettrostimolatore e di fondamentale importanza per evitare di acquistare un dispositivo poco specializzato o specializzato in altro. Se invece si e alla ricerca di un prodotto dalle “piu risposte”, che possa cioe fronteggiare piu “richieste”, allora sara il caso che il proprio elettrostimolatore abbracci tutti e tre i campi di applicazione esistenti: quello sportivo, quello riabilitativo, e quello estetico. Le categorie principali di programmi sono infatti quelle relative ai predetti campi di applicazione, e da questo punto di vista il numero di programmi disponibili fa la differenza, nel caso si debbano soddisfare piu necessita: un buon elettrostimolatore e quello che mette a disposizione almeno una decina di programmi. Cosi come analoga importanza riveste l’esistenza di un display retroilluminato, utile in caso di utilizzo dell’apparecchio in tarda serata, o di notte, quando potrebbe risultare difficile la lettura dei dati. Di rilievo, tra i criteri a cui riferirsi prima di procedere alla scelta di un elettrostimolatore, e ovviamente, la presenza della garanzia del prodotto, in quanto un buon apparecchio dovrebbe essere garantito per almeno 12 mesi. Indipendentemente, poi, dalle motivazioni sottese all’acquisto di un elettrostimolatore, e il caso che esso offra piu livelli di intensita possibili, perche possa essere del tutto regolabile e personalizzabile. I diversi campi di applicazione Assai versatile, l’ elettrostimolatore consente di essere adoperato in piu contesti, come or ora anticipato. Il campo maggiormente diffuso e quello dello sport, campo nel quale l’apparecchio in oggetto allena il muscolo in maniera intensa e senza sforzo cardiaco, riducendo al massimo gli affaticamenti tendinei. Bisogna tuttavia, al riguardo, fugare un dubbio, chiarendo che l’ elettrostimolatore non e affatto un sostituto dell’esercizio fisico, ma un suo valido “complemento”: non si puo quindi pensare di abbandonare l’attivita sportiva, adoperando esclusivamente ed intensamente detto dispositivo, con la pretesa di risultati apprezzabili. Cosi come, un altro dubbio che va eliminato e quello relativo alla presunta facilita del trattamento legato all’elettrostimolazione: e si vero che una seduta di mezz’ora e di certo meno spossante di una corsa della stessa durata, ma bisogna tenere presente che i muscoli sono comunque “al lavoro”. Questi i principali utilizzi dell’ elettrostimolazione nella pratica sportiva: massimizzazione della forza; riscaldamento di un muscolo prima dello sforzo; completamento della preparazione atletica; mezzo di recupero dopo un infortunio; miglioramento dell’apprendimento motorio e del reclutamento muscolare, cosi come dell’elasticita e del tono. Il dispositivo in oggetto, a cui e associata solitamente una cintura (o fascia) addominale, e adoperato, nello specifico, per dimagrire, rassodare e combattere l’ inestetismo della cellulite. Soffermandoci in particolare su quest’ultima, evidenziamo come l’ elettrostimolatore si riveli un valido alleato, di “supporto” a costante esercizio fisico, corretta idratazione, eliminazione del fumo, riduzione di caffe ed alcol, e calo del peso, qualora necessario. Cio provoca la fuoriuscita degli acidi grassi e delle altre sostanze all’interno delle molecole, che il ciclo linfatico provvedera poi ad eliminare. Altri trattamenti estetici realizzabili attraverso l’elettrostimolazione sono i seguenti: riduzione della linea complessiva del corpo, specie in abbinamento al classico allenamento in palestra; modellamento di determinate zone del corpo (quali braccia o fianchi, ad esempio), attraverso un programma specifico di scioglimento dei grassi ed accelerazione del metabolismo; tonificazione di parti del corpo rilassatesi a seguito di una dieta dimagrante; tonificazione dei muscoli per “foggiare” il corpo. Come usare un elettrostimolatore Per usare un elettrostimolatore e necessario applicare correttamente sul corpo gli elettrodi collegati all’apparecchio principale, e regolare poi frequenza, intensita e durata dell’impulso elettrico. Se non si avverte alcuna contrazione muscolare, aumentare pian piano l’intensita. Le sedute settimanali, solitamente, vanno da 2 a 4, in base a quello che e l’obiettivo da raggiungere. A questo proposito, le guide con cui sono venduti gli elettrostimolatori consigliano specificamente in merito; non bisogna pero assolutamente trascurare il parere del medico, che e al corrente della determinata e soggettiva condizione fisica di chi fa uso di apparecchi di tal genere. Un’altra notazione importante riguarda il fatto che i muscoli vanno stimolati in coppia (ad esempio entrambi i bicipiti), nella stessa misura ed armonia. Consigli per un corretto uso Perche l’utilizzo dell’ elettrostimolatore avvenga nel modo corretto, e opportuno seguire alcuni e indispensabili consigli, tenendo conto che come con l’allenamento, anche con l’elettrostimolazione esiste un momento maggiormente appropriato per eseguire i trattamenti ad essa relativi. Ecco di seguito elencati i suggerimenti a cui prestare attenzione: abbinare sempre un po’ di stretching all’uso dell’ elettrostimolatore, perche cosi facendo, il muscolo risultera gia riscaldato, e si eviteranno seccanti problematiche, come strappi muscolari ad esempio; non lavorare su muscoli tesi, “stressati” o dolenti; fare attenzione al posizionamento degli elettrodi, creando armonia nella stimolazione dei muscoli (l’argomento verra ripreso piu approfonditamente di qui a breve); non esagerare con l’intensita, ma iniziare il trattamento per gradi, senza andare oltre il limite di sopportazione; seguire le istruzioni in dotazione con l’ elettrostimolatore per stabilire durata ed intensita dello stimolo; verificare che l’apparecchio acquistato sia certificato rispettando le norme CEI 601-1-2 per la compatibilita elettromagnetica e CEI 601-1 in relazione ai dispositivi elettromedicali.Accessori: in particolare, gli elettrodi Costituiscono i primi accessori dell’ elettrostimolatore, anche se, in effetti, sono “parte integrante” dell’apparecchio stesso, che, senza di essi, non potrebbe essere adoperato. Parliamo degli elettrodi, citati diverse volte nel corso della trattazione ed ora trattati piu nel dettaglio. Conduttori con la “mansione” di trasmettere gli impulsi elettrici a bassa frequenza ad un determinato muscolo, e assolutamente necessari affinche l’ elettrostimolatore svolga sempre la sua funzione correttamente, gli elettrodi si dividono in due grandi categorie: gli autoadesivi e i pregellati. Gli autoadesivi sono semplicissimi da applicare, e sufficiente infatti togliere la pellicola che li ricopre e collocarli sulla zona interessata: pur assicurando una maggiore tempestivita nell’applicazione, ed una perfetta aderenza, possono tuttavia lasciare residui difficili da eliminare, ragione, questa, che spinge a preferire quelli pregellati. Il nome lascia facilmente intuire che si tratta di elettrodi gia gellati, che dunque aderiscono in maniera impeccabile. Sia gli elettrodi autoadesivi che quelli pregellati si suddividono ulteriormente in monouso e riutilizzabili. Quelli monouso, come e ben comprensibile, possono essere adoperati solo una volta, mentre quelli riutilizzabili sono caratterizzati da una maggiore durata e quindi possono essere adoperati per piu sedute. La scelta tra l’uno o l’altro tipo e strettamente dipendente dall’utilizzo che si fa dell’ elettrostimolatore: se si eseguono piu sedute giornaliere, si suggerisce di optare per gli elettrodi riutilizzabili, anche per fattori economici, se invece non si fa un uso frequente dell’apparecchio in oggetto (ad esempio solamente in presenza di qualche dolore fisico), la soluzione ideale e quella tesa all’acquisto degli elettrodi monouso. Nulla toglie, ovviamente, che si possa decidere in tal senso anche in presenza di piu sedute giornaliere. Nell’ambito degli elettrodi autoadesivi, bisogna poi valutare il tipo di attacco. Tra i piu comuni abbiamo quelli a bottone e quelli a clip: la sola differenza sta nell’attacco, per cui si tratta di prodotti adatti esclusivamente per quegli elettrostimolatori che presentano la stessa caratteristica. Cio vuol dire che se si opta ad esempio per gli elettrodi a clip, e necessario prima controllare che il proprio dispositivo sia dotato dello stesso attacco, in caso contrario non sara “compatibile”. Di forma rettangolare, rotonda o quadrata, l’elettrodo non va poi trascurato nelle dimensioni: se si vuole adoperarne uno per il viso, a titolo esemplificativo, non ne andra acquistato uno troppo grande, ma ci si dovra orientare per un formato “mini”. Ma gli elettrodi vanno bene per ogni elettrostimolatore. Assolutamente no, e non e un caso che specifici brand vendano i loro elettrodi suggerendone l’utilizzo esclusivo con prodotti della stessa casa. Elettrodi originali, dunque, dal costo ovviamente superiore. Se si desidera risparmiare, pero, e possibile decidere per quelli universali, adoperabili per ogni elettrostimolatore, di qualunque marca e modello. Dove posizionare gli elettrodi Uno dei quesiti piu frequenti riguardo agli elettrodi e il loro posizionamento. Va sottolineato, in merito, che ogni manuale di istruzioni indica la loro collocazione a seconda della zona del corpo su cui lavorare e del beneficio che si intende raggiungere. Qualora le istruzioni stesse si rivelassero insufficienti, o poco esaustive, i brand piu noti rimandano per chiarimenti al proprio sito internet, che mette a disposizione immagini e video illustrativi in riferimento. Negli elettrostimolatori piu avanzati, inoltre, compare sul display un’immagine relativa alla corretta posizione degli elettrodi, in base al trattamento scelto ed alla superficie del corpo da trattare. Ed ancora, sempre negli apparecchi di ultima generazione, sul display lampeggia l’immagine dell’elettrodo sino a quando quest’ultimo non sara posizionato nel modo giusto. Fermo restando quanto detto, gli elettrodi vanno sistemati solo dopo aver raggiunto quella che sara la posizione che si manterra durante tutto il trattamento, per evitare eventuali spostamenti. Essere precisi e scrupolosi nell’applicazione influenzera in modo considerevole il risultato del trattamento stesso. Esistono, poi, elettrodi gia collocati, in modalita fissa, all’interno delle cinture addominali, cosa che si rivelera utile in caso di utilizzo esclusivo in questa zona del corpo. Suggerimenti per un corretto utilizzo degli elettrodi: gli errori da evitare Perche gli elettrodi durino a lungo, e necessario osservare qualche piccolo accorgimento, evitando di commettere errori che comprometterebbero la loro efficacia. Ecco i consigli da seguire con attenzione: attaccare e staccare correttamente gli elettrodi. Manutenzione e ricambi degli elettrodi Come vedremo piu approfonditamente nel paragrafo che segue, quando non mostrano piu una perfetta aderenza alla pelle, gli elettrodi possono essere “rivitalizzati” tramite l’utilizzo del gel apposito. Si consiglia, tuttavia, di procedere alla loro sostituzione almeno una volta al mese (ma bisogna in ogni caso tener presente il tipo di pelle, la pulizia, l’eventuale presenza di peli o creme), e comunque, se possibile, abbastanza frequentemente: per non pregiudicare l’efficacia dell’ elettrostimolatore e del trattamento iniziato. Nel momento in cui gli elettrodi cominciano ad evidenziare segni di deterioramento, vanno sostituiti. Come rendersi conto del momento giusto. Dalla comparsa di una sensazione un po’ sgradita durante l’utilizzo dell’ elettrostimolatore, nel preciso punto in cui e collocato l’elettrodo. Fermo restando detta sensazione, l’elettrodo va in ogni caso sostituito se e sporco o se il gel appare in cattive condizioni. Altri accessori Dopo esserci occupati degli elettrodi, consideriamo ora gli altri accessori dell’ elettrostimolatore. Partiamo dal gel, che trova il suo utilizzo nel momento in cui gli elettrodi non aderiscono piu perfettamente alla pelle: il gel, infatti, “rigenera”, “rinnova”, detti accessori, dando loro conduttivita e rendendoli di nuovo “appiccicosi”. Ovviamente, esso non puo essere utilizzato “sine die”, perche prima o poi gli elettrodi andranno sostituiti. Usare del gel per elettrostimolatore e molto semplice: basta metterne un po’ sulla parte dell’elettrodo che deve aderire alla pelle, dopo di che esso andra steso servendosi di un cotton fioc, cosi da essere omogeneo. Quindi si procede all’applicazione dell’elettrodo sulla zona del proprio corpo che si desidera. Ma il gel e indicato per tutti i tipi di elettrodi. Ragion per cui bisogna verificare che il gel per elettrostimolatore a cui si e interessati sia ideale per gli elettrodi che si stanno in quel momento adoperando. Il suggerimento, al riguardo, e quello di optare per un gel universale, qualora si desiderasse cambiare tipo di elettrodo. Disponibili in misure dalle diverse circonferenze, si adattano ad ogni, soggettiva necessita. Ed infine citiamo la cosiddetta penna cerca-punti, che, dall’aspetto di una classica penna, e adoperata per posizionare in modo corretto gli elettrodi e migliorare il comfort e l’efficacia dell’elettrostimolazione. Elettrostimolatore addominale: per mantenere un addome piatto Quello di un addome piatto e scolpito e il sogno di molti, ma per raggiungere questo risultato occorrono tanta attivita fisica e una corretta alimentazione. L’ elettrostimolatore, difatti, da solo non basta, e indicato per mantenere tonici i muscoli quando non e possibile allenarsi, ed e di supporto all’allenamento, ma non puo assolutamente sostituirsi ad esso. Non puo scolpire gli addominali perche agisce per “contrazione involontaria”, e non per “contrazione volontaria”, la quale ultima si attiva proprio quando effettuiamo un comune esercizio, come i classici piegamenti sulle braccia. Nel fare esercizi come questo, si compie uno sforzo, che permette di stimolare un maggior numero di fibre, e cio “provoca” una crescita muscolare. Situazione, questa, che manca nella contrazione involontaria. In poche parole, l’ elettrostimolatore non dara quell’ effetto “tartaruga” a cui tanti anelano, ne, tanto meno, fara dimagrire, perche il dimagrimento localizzato non esiste e diversi studi scientifici ne hanno dato prova. Si tratta di falsi miti, promesse non veritiere, al solo scopo di pubblicizzare il prodotto, attirando coloro i quali “non masticano” molto dell’argomento. Fatta questa breve, necessaria, premessa, torniamo all’ elettrostimolatore addominale, chiamato anche cintura o fascia addominale. Prima di illustrane le caratteristiche, va evidenziato che i muscoli della cintura non sono solo i retti addominali, bensi anche il lombare, il traverso e gli obliqui: nell’allenamento e nell’utilizzo di un elettrostimolatore di questa tipologia e necessario lavorare su ciascuno di essi. Facile da indossare e da adoperare, la cintura addominale si rivela utile per mantenere la tonicita dell’addome, e per servirsene al termine di un programma di allenamento, allo scopo di sfruttare pienamente le capacita di stimolazione. Determinati modelli, poi, prevedono anche la possibilita di massaggiare l’addome, per un effetto rilassante. Al momento dell’acquisto di una cintura addominale, e necessario valutare alcuni fattori: la circonferenza massima a cui si puo accomodare la fascia. Oltre alle cinture, troviamo anche i fogli adesivi elettrostimolanti, nuovi stimolatori per addominali che svolgono la stessa funzione delle prime, con la differenza, pero, di offrire un maggior senso di liberta. Non presentano alcuna fascia attorno al girovita, ed essendo tra l’altro molto sottili, possono essere indossati in tutta tranquillita sotto gli abiti, senza il rischio di essere notati. Segnaliamo, da ultimo, l’ elettrostimolatore muscolare multifunzione, che, diversamente dalla fascia addominale, permette di effettuare un maggior numero di trattamenti, non circoscritti esclusivamente alla zona addominale. Elettrostimolatore per i glutei Come l’addome, anche i glutei costituiscono un punto “critico” del corpo, soprattutto di quello femminile, un punto delicato, che non sempre e come si desidererebbe, alto e sodo. Talora un po’ abbondante, poco tonico, o con qualche chiletto di troppo, puo migliorare, grazie all’ elettrostimolatore, che pero non va inteso come unico mezzo di risoluzione del “problema”. Detto apparecchio infatti, come gia precedentemente sottolineato, integra, ma non sostituisce, un regolare allenamento e una corretta alimentazione; e, in altri termini, un valido aiuto, che non puo “riparare ai danni” causati da un vita eccessivamente sedentaria e da sregolatezze alimentari, ne, tantomeno, puo svolgere la maggior parte del lavoro al nostro posto. Questo non vuol dire che e necessario mettere totalmente al bando pizza o gelato, ma solo limitare il consumo di questi alimenti; cosi come non vuol dire che bisogna improvvisarsi sportivi “doc”, essendo sufficienti semplici ma costanti esercizi, da svolgere anche all’interno della propria abitazione (come gli affondi, ad esempio). In merito alle tipologie di elettrostimolatori per i glutei, in commercio ne esistono di specifici per il corpo femminile, oppure dall’effetto tonificante alla portata di tutti, o ancora, multifunzione, da adoperare non solo per rassodare o tonificare, ma anche quale trattamento antidolorifico o medicale.